Mitchelton-Scott, Chaves ritorna ad allenarsi dopo la mononucleosi: “Siamo sulla strada giusta”

Johan Esteban Chaves torna finalmente sulla sella della propria bicicletta. Il ciclista colombiano ha passato una prima parte di stagione davvero difficile, con una condizione che stentava ad arrivare nelle corse da una settimana. Il Giro d’Italia 2018 si era però aperto con una splendida vittoria di tappa sull’Etna e con una buona posizione in classifica generale durante il primo giorno di riposo, che sembrava poter riconsegnare al ciclismo uno dei suoi corridori più promettenti. La decima tappa ha invece riportato all’inferno il vincitore del Giro di Lombardia 2016, finito fuori classifica e poi mai al suo livello nelle successive salite della corsa.

Il corridore della Mitchelton-Scott ha effettuato diversi esami che hanno diagnosticato la presenza di numerosi virus, tra cui la mononucleosi e alcune reazioni allergiche. Da allora quindi il sudamericano non ha potuto allenarsi ed è stato costretto a rimanere a riposo per recuperare le migliori energie. Come anticipato a fine luglio, il suo obiettivo di partecipare alla Vuelta a España 2018 è sfumato, in attesa di un rientro alle corse più graduale. Intanto, il corridore ha potuto tornare in sella, sebbene la squadra non sappia se sarà in grado di prendere parte a una corsa ufficiale in questo 2018.

“È stato un periodo difficile – ha dichiarato il colombiano – Era dal 2012 che non rimanevo lontano dalla bici per così tanto tempo, specialmente non potendo. Non è stato un recupero veloce come speravo. In questo sport, siamo abituati a risposte e risultati veloci e questo procedimento è stato lento, il tempo può farti impazzire. In ogni caso abbiamo lavorato molto bene con il team e voglio ringraziare tutti per il loro supporto e la pazienza, dai capi Shayne e Gerry ai massaggiatori e meccanici che mi sono stati vicini in questo processo”.

Chaves racconta poi il suo calvario e guarda con ottimismo al futuro: “Abbiamo scoperto alcune malattie, ho dovuto fare un intervento chirurgico, dopo di che si trattava solo di aspettare e avere fiducia di superare il momento. Sono contento di tornare in bici. Di certo mi fa ancora male, ma posso già sentire alcune differenze. È una sofferenza diversa da prima. Siamo sulla strada giusta e dobbiamo rimanere pazienti e ottimisti come sempre”.

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